philosophy for community
P4C ︎
Philosophy for Community
      Pratica filosofica di comunità




E’ una modalità di esercizio del pensiero riflessivo praticata in ambienti nei quali è possibile attivare una community di ricerca filosofica su temi  liberamente scelti dai partecipanti o individuati in via preliminare sulla base di specifici bisogni o di problematiche contestuali.
La pratica filosofica di comunità è indicata nei contesti complessi del vivere contemporaneo, nei luoghi in cui più persone sono coinvolte in attività comuni, quando  emerge l’esigenza formativa di realizzare un confronto proficuo e sincero sui temi  ritenuti importanti nelle realtà di appartenenza: organizzazioni, aziende, scuole,  enti pubblici e privati,  associazioni, ospedali, movimenti politici, oratori, centri per anziani, case-famiglia, circoli ricreativi, centri sociali, carceri, ludoteche, ma anche gruppi informali e amicali.




Chiunque prenda parte alla pratica filosofica vi partecipa portando una parte di sé, lasciandola in consegna alla comunità. Da quel momento il “nostro qualcosa”, che sia un’opinione, un pensiero, un’argomentazione, un’idea, un tratto di esperienza personale, è ceduto. Non è più di qualcuno, ma di tutti. Nulla viene buttato, semplicemente ‘cade’ nel luogo preposto alla sua rigenerazione.
“Il mondo è tutto ciò che accade”

Ludwig Wittgenstein

La pratica filosofica di comunità si articola in sessioni, che possono avere una cadenza temporale programmata oppure essere organizzate in circostanze contingenti. I principali metodi di riferimento sono il dialogo, la maieutica, l’argomentazione, l’interrogazione, l’ermeneutica, ovvero l’interpretazione di senso, i procedimenti della logica formale e informale.

Nelle sessioni trovano spazio la lettura corale, la scrittura di brevi testi (individuali o collettivi), la produzione di pensieri autobiografici, la meditazione come facilitazione all’introduzione della pratica riflessiva e argomentativa.

La philosophy for community sollecita il pensiero critico e creativo, ma al contempo promuove lo sviluppo delle competenze trasversali, le cosiddette soft skills, tanto utili per fronteggiare i compiti della vita e gestire le relazioni in un mondo sempre più sovraccaricato e spesso conflittuale. Nella comunità di ricerca filosofica, infatti, spontaneamente i partecipanti danno spazio all’ascolto, alla comunicazione interpersonale, alla pluralità dei punti di vista, alla volontà di rendere pubbliche le proprie idee, al rispetto dell’opinione altrui, facilitando così la capacità di comprendere e di farsi capire.

Ciò che si genera con le pratiche filosofiche di comunità, grazie al contributo di tutti e allo sforzo consensuale di intenti,  è un arricchimento in significato del tema scelto per la discussione, l’ampliamento del suo orizzonte conoscitivo, la valorizzazione della dimensione esperienziale personale.

Vilma Mazza | Pratiche filosofiche